Vitalità e Silenzio per la pratica d’autunno

Condividiamo in questo articolo la pratica che Guru Siri Kaur ha proposto nelle classi di ottobre, che combina il Kriya Inner Vitality e Stamina con la meditazione LA927 (respiro e silenzio). Siamo immersi nell’energia dell’autunno, tutto inizia a rallentare, le giornate si fanno più brevi, i ritmi iniziano a rivolgersi verso l’interno. Eppure, viviamo tutti
la centrifuga dell’anno lavorativo che riprende la sua corsa frenetica, la scuola, la famiglia da organizzare, il tempo per se da “ritagliare”, il tutto immerso in contesto sociale che faticosamente si barcamena tra ritorno alla normalità, paure ancora vivissime, scontri ideologici a volte molto sfidanti. Abbiamo bisogno di tutte le nostre risorse. Abbiamo bisogno di poter creare uno spazio di silenzio dove le cose possano ritrovare la loro dimensione e proporzione.

Quello che segue è un estratto dall’introduzione al Kriya, che riporta in poche righe il cuore degli insegnamenti di Yogi Bhajan sulla “gestione” della nostra energia:

"Yogi Bhajan diceva spesso che potremmo rivitalizzare noi stessi in appena 15 o 20 minuti. Molti dei kriya del Kundalini Yoga sono strutturati per aumentare e stabilizzare la nostra vitalità interiore: l'obiettivo è quello di utilizzare l'energia che è sempre, naturalmente con noi. Yogi Bhajan pensava alla vitalità come a una proprietà del nostro essere, una qualità del nostro spirito. Non è quindi qualcosa che otteniamo, acquisiamo o possediamo, ma piuttosto un dono che è sempre dentro di noi, che possiamo accogliere, coltivare e rilasciare. La vitalità si esprime nel nostro flusso di vita e nel nostro senso intuitivo che ci guida ad agire con integrità, innocenza e gentilezza".

Dal momento che la vitalità fa parte del nostro essere “naturale” possono bastare davvero pochi brevi esercizi, ben strutturati, per ottenere un effetto profondo. Quello che dobbiamo fare è rimuovere quei blocchi che impediscono alla nostra vitaità di esprimersi e di scorrere libera e copiosa.

"Questo kriya libera l'energia che è dentro di te. Esso inizia stimolando il punto ombelico e rilasciando la riserva di energia che viene immagazzinata al suo interno. Quindi, porta quell'energia a tutti i meridiani del corpo. Di seguito, gli esercizi stimolano il plesso solare fino alla gola, per poi portare l'energia ai centri e alle ghiandole superiori. Infine, si apre la superstrada energetica di sushmana e della colonna vertebrale. Il kriya termina con una breve meditazione dell'ombelico per la guarigione che crea l'effetto di Ang Sang Wahe Guru in ogni cellula del tuo corpo. È un insieme semplice. I suoi effetti sono immediati".

Provare per credere!

La meditazione abbinata a respiro questo Kriya, invece, utilizza il respiro per creare, in soli 9 minuti, una dimensione di silenzio e pace dove contattare la propria mente neutra e ritrovarsi nella dimensione del sentire.

Buona pratica, nel servizio
Centro Kundalini Yoga Foligno